Lo scontrino elettronico sarà obbligatorio dal 1° luglio 2019 esclusivamente per i soggetti con volume d’affari superiore a 400.000 euro, successivamente dal 1° gennaio 2020 sarà estesa a tutti i commercianti e negozianti.

Con il termine scontrino
elettronico si fa riferimento alla memorizzazione e
trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi giornalieri, una delle
novità introdotte con il Decreto
Legislativo n. 127/2015, lo stesso che ha introdotto l’obbligo
di fatturazione elettronica.
Si tratterà di una “rivoluzione digitale” che coinvolgerà non solo i
commercianti ma anche i consumatori, ed è per questo che è bene capire cos’è
e come funziona.
Gli esercenti attività di
commercio al minuto e assimilati dovranno adeguarsi alla novità dotandosi in
primo luogo di registratori di cassa adeguati
alla memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi.
Si passerà dal registratore di cassa (RC) al
registratore telematico (RT), ovvero ai nuovi strumenti
tecnologici in possesso delle caratteristiche tecniche definite dal provv.
dell’Agenzia delle Entrate n. 182017/2016 in grado di garantire l’“inalterabilità
e la sicurezza dei dati memorizzati”.
I registratori telematici consentiranno di memorizzare i dati di dettaglio ed i
dati di riepilogo delle operazioni effettuate a seguito della
cessione\prestazione, nonché trasmetterli a cadenza giornaliera all’Agenzia
delle Entrate.

Per rendere meno gravoso l’adeguamento o l’acquisto dei
nuovi registratori telematici sarà riconosciuto anche un bonus fiscale. Chi acquisterà
un nuovo registratore di cassa nel 2019 e nel 2020, dotato delle tecnologie
necessarie ad adempiere ai nuovi obblighi, potrà beneficiare di un credito d’imposta pari al 50%
della spesa fino ad un massimo di 250 euro, chi invece adatterà il dispositivo già in negozio, riceverà un contributo
non superiore a 50,00 euro.
Il credito d’imposta può essere utilizzato
in compensazione tramite il modello
F24 a partire dalla prima liquidazione periodica dell’IVA successiva al
mese a cui fa riferimento la fattura rilasciata per l’acquisto o l’adattamento
del registratore di cassa.
Ai clienti sarà necessario rilasciare, a richiesta, un documento commerciale sostitutivo del tradizionale scontrino o della ricevuta, che servirà per aver diritto, ad esempio, a detrazioni e deduzioni fiscali.
Come si legge nel testo del decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2019, il superamento dell’attuale regime facoltativo di memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi può consentire di eliminare alcuni adempimenti contabili come il registro dei corrispettivi, l’emissione e la conservazione di documenti, scontrini e ricevute fiscali, alternativi alla fattura elettronica.
Si intende inoltre:
- semplificare e armonizzare i processi, alias documenti di certificazione dei corrispettivi derivanti dalle operazioni B2B e B2C;
- consentire all’Agenzia delle Entrate di acquisire tempestivamente e correttamente i dati delle certificazioni, di completare le basi per attuare le disposizioni in tema di supporto per la compilazione della dichiarazione IVA, dei redditi e nella liquidazione delle imposte, rivolta in particolare agli operatori IVA di piccole dimensioni;
- potenziare le procedure di analisi del rischio e controllo dell’evasione fiscale;
- proseguire nel processo di digitalizzazione del Paese al fine di ridurre i costi e rendere più efficienti i processi aziendali.